Abete: "Mi aspettavo passo indietro"(La Gazzetta dello Sport)
Tutto come previsto: il Consiglio federale della Figc, riunito oggi a Roma, ha approvato la delibera in cui dichiara che non ci sono i presupposti giuridici per la revoca dello scudetto 2006 all'Inter. La delibera è passata con un voto contrario (Dante Cudicio, dell'Assoallenatori) e due consiglieri, che si sono allontanati dall'aula, rifiutandosi di votare: il presidente della Lazio Claudio Lotito e il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, che ha ammesso: "Non ho partecipato alla votazione perchè non mi è parso corretto che non potessimo fare nulla di concreto". Ancora più chiaro Lotito: "Non può essere il procuratore Palazzi a stabilire che un reato è prescritto, secondo me il Consiglio Federale aveva la titolarità per esprimersi. In ogni caso se il Procuratore dichiara prescritto un reato, invece del Giudice, ci impedisce di fatto di fare una valutazione".
LE SPIEGAZIONI DI ABETE — In un'affollata conferenza stampa, ha chiarito il suo pensiero anche il presidente della Figc Giancarlo Abete. "Sia chiara una cosa: anche in presenza di una titolarità della Figc a decidere, la Federcalcio avrebbe espresso comunque parere contrario alla revoca perché rimane la separazione dei ruoli da parte del Consiglio federale rispetto agli organi di giustizia e per la pari tutela dei tesserati. Il vulnus della situazione resta la scelta, fatta da 7 grandi club, di un doppio designatore, derogando a regolamenti esistenti e consegnandosi alle grandi dellla serie A. L'esposto della Juventus poteva anche non avere una risposta, perché di fronte a un atto non amministrativo e in presenza della relazione di Palazzi, che dichiarava prescritti i reati. Ma la Figc ha ritenuto di certificare una risposta in modo tale che anche la società (la Juventus, ndr) che non ritenesse di condividere questo tipo di delibera possa procedere ad un iter. Non esiste una prescrizione etica, ma mi sarei aspettato posizioni concilianti e che andasse incontro alla rinuncia della prescrizione". In Consiglio è stata letta una lettera di Guido Rossi, che ha ammesso che quando fu presa la decisione di assegnare lo scudetto 2006 all'Inter non si conoscevano le intercettazioni fatte emergere dalla difesa di Moggi.
PROTESTA DI UN GRUPPETTO DI TIFOSI — E' scontato che la Juve impugnerà il provvedimento all'Alta Corte di Giustizia del Coni con due possibili argomenti: la contestazione della prescrizione, che secondo i legali avrebbe dovuto decretare un organo giudicante e non il procuratore Palazzi, e il "mancato diritto all'autotutela". Intanto fuori dalla sede della Figc uno sparuto gruppetto di tifosi bianconeri (appena otto, che hanno avuto un aterco col presidente degli allenatori, Ulivieri) ha dato vita a una piccola contestazione.
"REGOLE RISPETTATE" — Massimo Cellino ha abbandonato la riunione in anticipo, rilasciando alla Gazzetta una breve dichiarazione: "Ha prevalso il buon senso". Fabrizio Tonelli, responsabile federale della divisione calcio a 5: "E'andata come tutti si aspettavano". Ha parlato ai giornalisti anche il presidente dell'associazione italiana arbitri, l'ex fischietto Marcello Nicchi: "Io sono sempre per il rispetto delle regole in ogni situazione. Se mi sono astenuto? Niente affatto, ho votato. Non sono mica rinc...". Sulla stessa linea il presidente dell'assocalciatori Damiano Tommasi: "Non è vero che si è deciso di non decidere. Abbiamo semplicemente rispettato le regole".
"SENZA STRUMENTI" — Il presidente della Lega dilettanti Carlo Tavecchio ribadisce che non si poteva fare diversamente: "Oggi abbiamo semplicemente preso atto della relazione dopo la riunione informale della scorsa settimana, che ci diceva che non avevamo nessuno strumento per cambiare le cose. Oggi sono più che altro amareggiato perché in Lega Pro perdiamo 15 club e per noi è una bruttissima giornata. Avremo un ripescaggio in Seconda Divisione, che sarà divisa in due gironi da 20 squadre. In prima divisione nientec da fare per Atletico Roma, Gela, Salernitana, Lucchese e Ravenna. In Seconda Divisione nonn iscritte Brindisi, Cavese, Cosenza, Matera, Sanremese, Canavese, Crociati Noceto, Rodengo Saiano, Sangiovannese, Catanzaro.
イタリアサッカー連盟(FIGC)は7月18日に会議を開き、05/06シーズンのスクデットはインテルから剥奪する法的根拠はないとして、インテルのスクデットはそのままとする議決をした。反対はひとり、棄権がふたりで全会一致ではない。
7月5日の会議ではインテルのスクデット剥奪はほぼ確定と報道されていただけに、またモラッティが2週間で金をばらまいたのかとも思うが。
しかし、カルチョポリで法的根拠がないにも関わらず、ユベントスから05/06シーズンのスクデットを剥奪したのはイタリアサッカー連盟。捜査の対象となったのは04/05シーズンのみで、05/06シーズンは無実だと証明されている。矛盾した判決にユベントスファンは怒りを露わにして、連盟前で抗議をしていた。
そして、カルチョポリについては現在もナポリ検察が調査中で、時効にはならない。モッジとジラウドが永久追放となったのはその証拠だ。
ユベントスはこの決定を不服として、イタリアオリンピック委員会(CONI)に上訴する準備をしている。
だが、もういいのだ。インテルも真っ黒だと証明されたわけだし、レコバの偽造パスポート問題で司法取引(有罪だが、お金を遣ってもみ消してもらった)をしてB落ちを免れたチームだ。ミランに「俺たちのスクデットはピッチ上ですべて獲ったものだ」と言われようと気にしないのだろう。
インテリスタは乞食のように恵んでもらったスクデットを永遠に喜んでいればいいのだ。
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