2011年10月24日月曜日

ユベントスはピルロを心臓として機能する!!

Nella Juve Pirlo è decisivo
Anche se non tocca il pallone
(La Gazzetta dello Sport)

I campioni, per essere decisivi, a volte non hanno neanche bisogno di toccare il pallone. Basta un movimento, una finta, persino uno sguardo: l'avversario si sposta, viene sbilanciato e succede il finimondo. Andrea Pirlo, per aprire la scatoletta-Genoa, ha fatto così: sul suggerimento da destra, indirizzato verso di lui, ha semplicemente allargato le gambe in modo che il passaggio lo superasse e giungesse a Matri, libero in mezzo all'area. Il gol è un gioco da ragazzi. Ma ciò che resta impresso è il gesto di Pirlo: geniale, imprevedibile, spiazzante. Da autentico campione, insomma. Il guaio della Juve è che Pirlo, spesso, predica nel deserto: i compagni, o non lo seguono o non lo capiscono. Perché? Non hanno la stessa cifra tecnica, parlano una lingua diversa.

STIPENDIO TRIPLO — Sarebbe interessante verificare che cosa sarebbe la Juventus di Conte senza Pirlo. Forse non starebbe tanto in alto in classifica. Tutto passa da lui, i disimpegni, le impostazioni, le rifiniture. Verrebbe da dire che gli andrebbe corrisposto uno stipendio triplo, se non fosse che l'ingaggio (soprattutto considerando la crisi finanziaria mondiale) è già abbastanza elevato. Pirlo, contro il Genoa, ha come sempre tenuto in mano la bacchetta del comando: 103 palloni toccati, e pochissimi persi: soltanto 16. Leggendo le cifre della partita di Pirlo si scopre che il regista ha puntato molto sul lancio lungo per innescare gli attaccanti e le due ali: 12 volte ha tentato di pescare con la fionda i compagni. Non sempre l'azione è andata a buon fine, ma per questo non si può incolpare Pirlo. Inoltre dove lo trovate un regista che ha anche la capacità e l'intelligenza di recuperare ben 6 palloni. Utile pure in fase di contenimento.

A LEZIONE DAL MAESTRO — Con la maglia del Genoa, a fronteggiare il genio juventino, si è trovato spesso Alexander Merkel, 19 anni. I due sono stati assieme per una stagione al Milan e di sicuro il ragazzino, che ha talento da vendere anche se deve ancora fare parecchia strada, ha imparato molte cose dal maestro. Innanzitutto, la personalità. E poi il modo di stare in campo. Merkel, nonostante l'età, pare un veterano, chiede il pallone tra i piedi, non si spaventa se deve impostare, va a pressare, ha la lucidità di confezionare assist e di dettare i tempi di gioco. Ha toccato 60 volte il pallone, ha commesso qualche errore (9), ha cercato di rimediare (3 recuperi) e, cosa decisiva, si è sempre messo a disposizione della squadra. Negli occhi resta il bellissimo e calibratissimo cross che, dalla sinistra, Merkel ha dipinto per la zuccata di Rossi (primo gol del Genoa), ma nella sua pagella vanno inseriti pure 3 assist e 5 sponde. Segno che il ragazzino si è ben inserito nei meccanismi del Genoa di Malesani. E poi non ha mica paura di calciare in porta, Merkel: lo testimoniano le 3 conclusioni, una delle quali finita sulla traversa. Se Pirlo è un campione, e su questo non si discute, Merkel è un progetto di... Non perdiamolo di vista.


ユベントスジェノアのドローの試合はピルロとメルケルのふたりのゲームメイカーの激突でもあった。

ピルロは2得点ともに絡み(アシストはマルキジオとヴチニッチ)、メルケルは1点目の同点ゴールをアシストした。

ピルロは決定的なパスを送り続け、ユベントスは決定力がもっとあれば楽に勝てた試合だったが、ジェノアとのドローはより成長するという意味でいい薬になったのではないか。現状3位は気を抜けない順位であり、ビッグマッチが続く2試合をきっちり乗りきるために意味がある。

強いチーム相手にしか勝てないでのは意味がなく、相手が引いてもこじあける力強さが今のユーベには必要なのだ。

1-0で勝つ時代ではなく、国内で圧倒的に勝つゲームをしなければヨーロッパでは通用しない。

ふたたび、黄金期を取り戻すためには時間がかかるだろうがしっかりと土台を固めていくしかないだろう。

ピルロが鍵を握ることは間違いない。

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