Il vigile urbano è sotto shock(La Gazzetta dello Sport)
In migliaia allo stadio di Livorno per rendere omaggio a Morosini. Commozione all'arrivo della fidanzata in obitorio: "Sembrava sorridesse". Ritirata la maglia col 25 di Livorno e Vicenza. Il sindaco di Pescara sull'auto che ha ritardato i soccorsi: "I responsabili potrebbero essere licenziati". Udinese e Aic e Atalanta annunciano il sostegno economico alla sorella
La processione di amici e parenti, accorsi all'obitorio dell'ospedale Santo Spirito, è iniziata di buon ora. La fidanzata di Morosini - arrivata sabato sera in città - è stata raggiunta dal cugino di Piermario e dalle compagne della squadra di pallavolo nella quale gioca. "Sembrava sorridesse, era bellissimo. Piermario adorava giocare sotto la pioggia. Mi diceva che la palla ha bisogno di un trattamento diverso. Ieri è stato così. Sono sicura che fosse felice, il calcio è quel pallone davano un senso alla sua vita, oggi questo sole e questo vento caldo accarezzano il mio viso e quello di tutti i suoi amici e familiari. Ringrazio tutti per la vicinanza", ha mormorato la ragazza assistita dal parroco. In mattinata anche il presidente della lega serie B, Andrea Abodi, ha reso omaggio alla salma del centrocampista del Livorno, rimanendo per ore in compagnia della fidanzata e del manager Randazzo. Anche Carolina Morace, presente ieri sugli spalti, ha voluto dare l'ultimo saluto a Morosini.
COME UN FIGLIO — "Per noi Piermario era come un figlio, dopo 5 anni di fidanzamento con mia figlia non poteva essere altro, inoltre era molto facile che entrasse nel cuore delle persone. Non è stato difficile volergli bene da subito - ha dichiarato a Sky Tg24 Mariella Vavassori, la madre della fidanzata di Morosini -. Piermario non aveva avuto mai problemi fisici. Mia figlia era davanti alla tv quando si è verificato il dramma e ha capito subito. Per quello siamo partiti da Bergamo immediatamente e abbiamo saputo in viaggio che era morto. Era una persona bella, umile. Il ricordo più bello? Il suo sorriso, nonostante ogni tanto avesse un velo di tristezza nei suoi grandi occhi. Il ritardo dell'ambulanza? Non c'è rabbia, assolutamente. È capitato perchè doveva capitare".
I COMPAGNI — I compagni di squadra del Livorno si sono tuffati in mezzo ai tifosi cercando conforto così. Hanno posato un gagliardetto amaranto davanti al Picchi e poi si sono concessi alla stampa in una conferenza improvvisata. Luca Mazzoni, secondo portiere del Livorno, ha detto in lacrime: "Morosini è entrato in campo dicendo "Dai andiamo a fare questo risultato". Simone Barone, campione del mondo nel 2006: Un momento duro e difficile anche perché Mario era un ragazzo sempre con il sorriso, che veniva al campo sempre con la voglia di scherzare anche se nella sua vita aveva avuto problemi familiari. Fin da ieri a Pescara ci è stato dimostrato grande affetto da tutto il mondo del calcio. Mario è sempre qui con noi, è un grande. Lo vogliamo ricordare così. Sono stato molto felice di averlo conosciuto anche se da pochi mesi: abbiamo perso un ragazzo eccezionale. Tutta la squadra sta pensando a lui alla sua ragazza, alla famiglia: per loro noi ci saremo sempre".
MAGLIA RITIRATA — Il Livorno ritirerà la maglia numero 25 di Piermario Morosini, il Vicenza l'ha già fatto: "Un gesto di rispetto per consegnare per sempre alla memoria la figura dell'amato e sfortunato atleta, che ha giocato in biancorosso dal 2007 al 2009 e poi nel 2011". Il Livorno seguirà a breve: "Questa è la volontà del presidente Aldo Spinelli", spiega il responsabile dell'area tecnica della società amaranto, Attilio Perotti. Per il ritiro della maglia del calciatore deceduto ieri a Pescara, si attende solo l'ufficialità della decisione. "Credo che sarà formalizzata presto", aggiunge Perotti. I tifosi del Livorno hanno intenzione di presentarsi nella prossima sfida col Cittadella, sabato 21 aprile, indossando la maglia di Morosini e puntando al tutto esaurito. L'idea è stata lanciata in occasione del continuo pellegrinaggio in corso da stamani davanti ai cancelli dello stadio livornese. Qui, poco dopo le 14, sono sfilate tutte le squadre giovanili della società, con dirigenti e allenatori: una breve sosta davanti alla maglia 25 attaccata sopra il lungo striscione sistemato dai tifosi "nella tua vita hai lottato... in campo l'hai dimostrato ... ciao Moro". Un ragazzo ha lasciato un paio di scarpini e un biglietto: "Perché tu possa continuare a correre come correvi in campo anche in cielo". Sono venuti anche tifosi del Pisa, che hanno lasciato una sciarpa nerazzurra, accanto a quelle di Barcellona, Fiorentina, Napoli, Pescara e Modena. Il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi si sarebbe detto già d'accordo con i tifosi che vorrebbero intitolare a Morosini un settore dello stadio.
VIGILE SOTTO CHOC — "L'agente responsabile di aver parcheggiato l'automobile che ha ostacolato l'ingresso dell'ambulanza in campo durante i soccorsi a Piermario Morosini è preoccupatissimo, è rimasto malissimo ed è quasi in stato di choc". Queste le parole del comandante della Polizia municipale di Pescara, Carlo Maggitti. Le polemiche sull'auto dei vigili che ha ostruito i passaggio dell'ambulanza non si sono placate. Sembra accertato che l'auto dei vigili sia stata parcheggiata ad ostruire l'ingresso in campo dopo l'inizio della partita, e sembra che all'autista era stato fatto notare il divieto di sosta. Ma lui aveva risposto parlando di cause di servizio.
Saremo vicini alla famiglia di Morosini. La Figc è presente e faremo in modo che a questo dramma non se ne uniscano altri
ABETE — Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha parlato in una conferenza stampa nel pomeriggio della domenica. "Fermando il campionato, pensiamo di aver preso la decisione più giusta dato che si tratta di attimi e minuti. Abbiamo fatto delle riflessioni e in tempo celere siamo arrivati a questa decisione. C'è stato un forte sostegno da parte del presidente del Coni Petrucci, un punto di riferimento e una garanzia per il mondo del calcio. Ho ascoltato, chi prima chi dopo, Macalli, Tavecchio, Tommasi, Abodi, con quest'ultimo sono stato in costate contatto. La federazione ha preso la decisione in piena autonomia e maturata da una riflessione, ma sia nel momento del confronto che successivamente non sono emerse delle contrarietà.. Saremo vicini alla famiglia di Morosini come hanno dimostrato Aic, Livorno e Lega di serie B. La Figc è presente e ci coordineremo con altri organismi affinché a questo dramma non se ne uniscano altri. Riprenderemo la prossima giornata con un minuto di silenzio. Ripartiremo con un ricordo. E' una pagina triste, di quelle che si ricorderanno per anni. Purtroppo, come si parla di Curi, Taccola e altri calciatori italiani e internazionali, queste sono realtà che ci portiamo avanti per decenni". Intanto domani alle 18 si terrà un consiglio di Lega straordinario per decidere le modalità di recupero.
ALBERTINI — Il vice presiedente della Figc, Albertini, è arrivato verso le 10, ed è entrato da un ingresso di servizio, cercando di evitare la folla di curiosi e cronisti presenti nello spiazzale dell'obitorio. Ha incontrato i parenti di Morosini, facendo loro le condoglianze a nome della Federcalcio, assicurando che la Federazione seguirà con attenzione gli sviluppi sia dell'autopsia e di quant'altro riguardasse l'improvvisa scomparsa di Piermario. Albertini non ha rilasciato dichiarazioni, ma è apparso visibilmente scosso uscendo dall'obitorio.
IL SINDACO — Impazzano intanto le polemiche per il ritardato ingresso dell'ambulanza in campo. il sindaco Mascia è stato chiaro. "Faremo luce su quanto accaduto, ed eventuali responsabilità di chi doveva gestire l'auto della polizia municipale, saranno punite. E' già scattata da ieri una indagine interna, e saremo pronti a dare supporto ad una eventuale inchiesta della magistratura. Se emergeranno colpe precise non esiteremo a sospendere, o addirittura licenziare eventuali responsabili. Va anche detto, però, che un bel po' di cose non hanno funzionato sabato, e anche l'autista dell'ambulanza poteva far presente che non era il caso di imbottigliarla con auto davanti". Il sindaco Mascia ha anche anticipato che la città di Pescara ospiterà la fidanzata di Morosini nel suo soggiorno in città.
IL MAESTRO — All'ospedale di Pescara è arrivato anche Giovanni Galeone, il tecnico che guidò Morosini quando era all'Udinese: "Un ragazzo troppo dolce, troppo buono, ma non era un figlio di... in campo. Era un bel giocatore, scherzava ma aveva sempre gli occhi tristi".
AUTOPSIA — L'autopsia di Morosini verrá effettuata lunedì mattina, e i funerali sono previsti a Bergamo mercoledì, a meno che dall'esame autoptico non dovessero emergere dati che ne farebbero slittare la data. Il medico legale e docente universitario Cristian D'Ovidio, che dovrà eseguire l'esame autoptico: "Al momento non so nulla di più di quello che ho letto sui giornali. Sono stato convocato in Procura per lunedì mattina; dopo che i pm avranno formalizzato l'incarico e comunicato i quesiti, si procederà con l'ispezione cadaverica e con l'autopsia vera e propria".
L'OMAGGIO — A Livorno, davanti allo stadio, si stanno invece recando in migliaia, per depositare fiori o magari far semplicemente sentire la propria presenza. E un minuto di raccoglimento è stato osservato al posto della Vivicittà, l'evento podistico che si è svolto in tutta Italia, ma non nel capoluogo toscano.
SOLIDARIETÀ — Qualcosa di più ha fatto l'Udinese, proprietaria del cartellino del giocatore. La società friulana sul proprio sito ufficiale ha annunciato che "profondamente addolorata per la prematura scomparsa di Piermario Morosini attraverso la onlus 'Udinese per la Vita' si attiverà per garantire assistenza alla sorella dello sfortunato calciatore, rimasta sola dopo il tragico evento. "Udinese per la Vita" garantirà un primo immediato intervento e si attiverà al fine di fornire, insieme a tutti i club di serie A e serie B, l'assistenza e le cure in modo continuativo e duraturo. Un appello ed un messaggio che ci auspichiamo vengano raccolti da tutti i club di serie A e B". Stessa cosa farà l'Aic. Il segretario generale dell'Assocalciatori, Gianni Grazioli: " Questa mattina ci ha chiamato Di Natale per trovare una nostra disponibilità per un aiuto nei confronti della sorella e come Aic faremo una sottoscrizione con tutti i calciatori, dalla A alla Seconda Divisione". La sorella di Piermario, Maria Carla, nata con una grave disabilità psichica. La donna è ricoverata alla Residenza Sanitaria per Disabili Beato Luigi Palazzolo di Grumello del Monte, e seguita da alcuni parenti che vivono a Pagazzano. "La retta era pagata da Mario - dice un conoscente - ora proprio la sorella è l'unica erede diretta rimasta, ma ovviamente non può gestire il denaro. A questo punto dovrà intervenire il tribunale: userà i beni di Mario e li affiderà a un tutore, che provvederà al necessario". Anche la Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha ricordato l'importanza di non abbandonarla. I Pozzo si sono subito attivati. E anche l'Atalanta è pronta a fare la sua parte: " Ritengo sia mio dovere personale e quello dell'Atalanta prenderci cura per sempre di Maria Carla Morosini, così come avrebbe fatto Piermario se la sua esistenza non fosse stata tragicamente stroncata ha dichiarato Antonio Percassi, numero uno dei nerazzurri bergamaschi -. Maria Carla Morosini sarà per sempre parte della famiglia atalantina e non dovrà mai preoccuparsi di nulla"
IL RICORDO — E' tempo di dolore, ma anche di parole. Per non dimenticare, per far sapere all'Italia e al mondo chi era Morosini: "Arrivai all'Atalanta in una situazione difficile - racconta Delio Rossi, attuale tecnico della Fiorentina che lo ha lanciato in serie A quando era a Bergamo - e organizzai uno stage con ragazzi della Primavera. In prima squadra portai lui, Capelli e Motta. Mi sembrava un centrocampista con buone idee tattiche, è stato con me tutto quell’anno, sapevo delle sue situazioni familiari, umanamente gli ero vicino, ma lui era un ragazzo solare". Dal passto al presente. "In tre quattro mesi è diventato l'amico di tutti", spiega Attilio Perotti, responsabile dell'area tecnica del Livorno. "Era un ragazzo eccezionale - racconta Totò Di Natale, capitano dell'Udinese - Nonostante tutti i problemi che aveva, era sempre a disposizione della squadra. Le immagini sono impressionanti. Aveva voglia di alzarsi, ma è caduto di nuovo. Ieri ho detto subito che non avremmo giocato, non era giusto". Visibilmente commosso Marco Motta da Catania: "Ci siamo conosciuti all'età di 7 anni, tirando i primi calci nell'Atalanta, e da allora in poi abbiamo sommato esperienze importanti anche con l'Udinese e la Nazionale giovanile. Era una persona splendida, un ragazzo dalla forza d'animo incredibile che gli consentiva di reggere i colpi di una vita davvero sfortunata". Fatalista Aldo Spinelli, patron del Livorno: "Purtroppo contro il destino non c'è niente da fare. Siamo tutti a terra. Per noi è un momento durissimo, dal quale dovremo provare a uscire tutti insieme. Dobbiamo avere coraggio, ma adesso siamo in stato confusionale". Anche David Beckham, via Facebook, non ha fatto mancare il suo support: "Sono molto rattristato dalla notizia della morte del giocatore del Livorno Piermario Morosini. I nostri pensieri in questo momento sono con la sua famiglia e gli amici". Così Valentino Rossi: "Tutte le cose che si dicono in questi casi sono un pò una banalità. Sono immagini brutte, le ho viste, mi dispiace perchè è un ragazzo di 25 anni che è stato sfortunato nella vita vista la perdita dei genitori e del fratello. È strano vedere che succeda su un campo di calcio però la vita è così". Alessandro Del Piero si è invece limitato a scrivere "Ciao Piermario" sul suo sito internet
IL PROCURATORE — "Ero a casa a vedere la tv. Quando ho visto ho fatto cento telefonate per capire che cosa era accaduto. Ho chiamato i dirigenti di Livorno: piangevano tutti. Poi sono corso qui". Ernesto Randazzo era il procuratore di Piermario Morosini: "lo conoscevo da tredici anni". Randazzo e' stato vicino a Piermario anche nei momenti drammatici della sua vita: "La sua aspirazione era di essere riscattato dal Livorno e ripartire. No, era sempre stato benissimo, lo dimostrano tutti i controlli effettuati con le squadre con cui aveva giocato". Randazzo vuole raccontare anche il Morosini fuori dal campo, lo fa con tenerezza: "Era un uomo profondo, lontano dagli stereotipi, spesso esagerati, che circondano il mondo dei calciatori. Aveva qualcosa di speciale, in poche parole sapeva essere un punto di riferimento per molti".
IL TRIBUTO — C'è poi chi è andato oltre le parole. Bernardo Corradi, che ha avuto Morosini come compagno di squadra all'Udinese, ha dedicato un gol all'amico scomparso. L'attaccante ha segnato la sua prima rete nella Mls, trasformando il rigore concesso al Montreal Impact nella sfida poi persa per 2-1 contro Dallas. Corradi, dopo la realizzazione, è corso dall'allenatore Jesse Marsch per ringraziarlo di avergli lasciato battere il penalty. "E' stata una giornata strana per me, perchè ho perso uno dei miei amici. Era un bravissimo ragazzo, sorrideva sempre". Intanto la Carrarese ha deciso di donare un blocco di marmo della Apuane per la realizzazione di un monumento quale testimonianza di affetto e monito contro le morti che colpiscono gli atleti durante la loro attività agonistica.
L'OMAGGIO DI LIVORNO — Intanto la famiglia, attraerso il sito del Livorno, ha fatto sapere che: "nei prossimi giorni, una volta che le autorità giudiziarie avranno svolto il loro lavoro ed autorizzato lo spostamento della salma, Piermario nel suo tragitto passerà anche dalla città di Livorno per salutare tutti gli sportivi".
ペスカーラ vs. リヴォルノのゲームで亡くなったピエルマリオ・モロジーニへ哀悼の意を表して。
バレーボール選手でモロジーニの婚約者のアンナは「彼は雨の中でプレーするのが好きだった。最期のプレーが雨の中で幸せだったでしょう」とインタビューに答え、彼女の母親は「娘との交際は5年で彼は息子のようなものだった」と話している。
ウディネーゼとアタランタはハンデキャップを背負っているモロジーニの姉を全面的に保障することを表明。モロジーニの両親、兄弟はすでになくなっており、姉も体が不自由な状態。そんな事情をかかえてもモロジーニはいつも陽気で気さくな男だったとチームメイトは話している。
ユース時代を過ごしたアタランタはすでに25番を永久欠番にすることを決定、リヴォルノも永久欠番にすることを検討している。
さらに、イタリア中のサッカー選手からモロジーニへ哀悼のメッセージが届いている。
搬送口をとめて、救急車の到着を数分妨げたとされる警備車両の運転手はひどく後悔して悩んでおり、上司は有能な男なんだがとかばっている。医者は数分の違いでは結果は変わらなかっただろうと話しているが、警察官の気持ちは変わらないだろう。責任は市長に及ぶ可能性もある。
モロジーニに遺体は解剖され、死因を解明する予定。
今後イタリアではユース組織からメディカルチェックを厳しくしていく方針という。
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